| Benvenuto a CASTRIGNANO DEL CAPO
Così come per Castrignano dei Greci e per Castrì di Lecce, anche per Castrignano del Capo si pensa che il nome derivi dal latino "castrum" che significa fortezza, accampamento. Infatti il paese fu certamente insediamento romano anche se la presenza dell'uomo sin dall'età del Bronzo è avvalorata dal menhir detto "di Ussano" posto in località Giuliano.
Pare addirittura che San Pietro stesso nei sui viaggi si sia fermato a Castrignano del Capo (precisamente a Santa Maria di Leuca) e che, da allora, il tempio dedicato a Minerva sia diventato il Santuario della "Madonna de finibus terrae".
Veri e propri centri urbani cominciarono, comunque a prendere forma intorno al X secolo, quando i Saraceni distrussero Vereto causando la fuga dei suoi abitanti che, a loro volta, diedero vita a nuovi agglomerati nei dintorni ed anche dove ora sorge Castrignano del Capo.
Nel corso dei secoli Castrignano fu sotto i Conti de Alneto della Ratto, sotto i Balzo, i Capua, i Gonzaga, i Guarini ed altri ancora.
L'antico centro di Castrignano del Capo, detto "Borgo Terra", rappresenta la prima società rurale del paese e risale al periodo delle nobili famiglie del luogo. Il Borgo è costituito da una serie di piccole e contorte stadine (o meglio vicoli) che si snodano tra le pareti, una volta bianche, delle case a corte con caratteristici balconi. In abbandono per molto tempo negli ultimi anni ha riacquistato l'importanza che gli compete. Sicuramente uno dei luoghi più belli e suggestivi del paese.
Al centro del paese si trova la Chiesa Madre dedicata a San Michele Arcangelo. La costruzione iniziò il 2 aprile del 1743 sulle rovine di una precedente chiesa distrutta dal terremoto del 20 febbraio 1743. I lavori furono completati nel 1751 ed il 22 dicembre dello stesso anno avvenne la consacrazione alla presenza del vescovo Luigi D'Alessandro. Realizzata in carparo, la chiesa misura una lunghezza di 36 metri, larghezza di 11 metri ed altezza di 17 metri. Il portone centrale è ricco di bassorilievi, stemmi che ricordano la vecchia chiesa ed una statua di San Michele, in pietra, adagiata al centro di una cornice che poggia su due colonne laterali. L'interno, ad unica navata, ha sei altari laterali (tre per lato) e numerose tele raffiguranti Santi. Da ricordare la statua in legno datata 1707 , opera del napoletano Nicola Fumo, raffigurante San Michele Arcangelo. Nella navata di destra, sopra il terzo altare, troviamo l'organo costruito dall'illustre artigiano Sebastiano Kircher nel 1751. Alto circa tre metri e largo due, l'organo è formato da una cassa a tre campane e 25 canne.
A metà circa della strada che da Santa Maria di Leuca porta a Castrignano del capo, o viceversa, si trova la Chiesa di San Giuseppe, in antico tappa obbligata per i pellegrini che dai paesi dell'entroterra erano diretti al Santuario di Leuca. I lavori di costruzione iniziarono nel 1620. L'arrivo a Leuca degli algerini interrupe la costruzione e la chiesa rimase in abbandono. Successivamente i lavori furono completati dai cittadini di Castrignano e Salignano. Sul portale d'ingresso si possono ammirare alcune decorazioni. Oggi la chiesa è completamente circondata da una pineta e viene aperta in occasione della festa si San Giuseppe il 19 marzo.
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